SOGNO SPIRITO e CORPO
Il SOGNO
(dipinto olio su tela)
Dormivo, la cosa sconcertante; ero cosciente che l’immagine che lentamente prendeva forma ai piedi del letto era frutto di una visione onirica e il tutto era nella stessa prospettiva di chi sta coricato a letto.
Tra me e me ragionavo se la scena potesse essere vera, vista attraverso un altro occhio di una coscienza superiore che vedesse la scena che si stava materializzando dinanzi al capezzale.
A quel punto preso dal timore che tutto fosse realmente vero, che vedessi tramite la visione onirica un ladro intrufolatosi in casa durante la notte: decisi razionalmente di svegliarmi dal sonno, per vedere con i miei occhi se la scena fosse reale, provai a ridestarmi con tutte le mie forze, ma inesorabilmente sprofondai dinuovo nel sonno profondo, in quel momento improvvisamente un abbraccio con passione e affetto, con contatto epidermico; sentivo la sua barba pungente che si strusciava sul mio viso come chi ti sta salutando per l'ultima volta, nel contempo con dei leggeri strattoni, spronava un mio riveglio e nel mentre aprivo l'occhio vidi il suo adagiato sul mio proteso a mostrarmi attraverso la dimensione del proprio occhio il luogo preciso della trasmutazione astrale del proprio spirito.
Nell'occhio Vidi un'altra immagine onirica, un cielo notturno visto al di sopra le nuvole con leggera luce stellare, l'iride in forma di disco con tanti cerchi concentrici.
Nella immagine pittorica è rappresentato l'iride in forma elicoidale simbolo archetipo dell'inconscio; una mandala coerente con l'immagine del sogno, simbolo cosmogenetico, primigenia manifestazione spirituale del cosmo, inteso anche come simbolo di trasformazione spirituale.
La sagoma informe scintillante di luce che si introduceva nella camera e lentamente prendeva forma umana, con una zummata ottica vedevo chiaramente la fronte che si manifestava con sommovimenti plastici, si evidenziava la calvizia che emetteva luce propria o riflessa, era visibile tutto il contorno di colore rosso, giallo, e lentamente procedeva come tanti fotogrammi.
Gli occhi puntai al mio cospetto, come di chi ti sta osservando intensamente per lo stupore dell'incontro metafisico, con le sopraciglie di colore rosso e con le pupille che emettevano luce rifrangente in sequenza rittimica in forme di trattini.
Allo svanire del sogno fui preso da una agitazione scomposta mi rivoltavo nei fianchi da una parte all’altra, e riflettevo ponendomi la domanda di che natura fosse l’origine di tanta agitazione, giunto a quel punto per lenire lo stato ansiogene sobbalzai dal letto e mi diressi in cucina per riprendermi dallo stato di subbuglio, un bicchiere d’acqua e nel mentre vidi l’orologio che segnava l’ora le 4 meno 10 minuti.
Ritornai a letto a dormire ,la mattina seguente fui informato che il mio caro amico Tonino Barile era morto nella stessa ora del mio sogno.
Antonio Spitaletta